
Aveva partecipato alla procedura di stabilizzazione riservata al personale volontario dei Vigili del Fuoco notificatagli, ma era stato escluso a causa del mancato superamento della prova fisica, ovvero dell’esercizio delle trazioni.
Considerando ingiusta la sua esclusione, ha proposto ricorso e i giudici del Tar hanno accolto. In effetti la prova non era stata svolta in condizioni ottimali: data la statura del ricorrente (ben 1,94 cm), il posizionamento della sbarra ad un’altezza “standard” non gli aveva consentito di svolgere correttamente l’esercizio costringendolo, infatti, a flettere necessariamente le gambe.
Ciò però, come correttamente evidenziato nel ricorso, costituiva un significativo svantaggio rispetto agli altri candidati di minore statura, in quanto la posizione assunta, oltre a non corrispondere a quella risultante dalle istruzioni fornite dal bando di concorso, determinava, altresì, una maggiore difficoltà nell’esecuzione dell’esercizio.
Il TAR, accogliendo definitivamente il ricorso in esame e confermando, in effetti, la pronuncia resa in sede cautelare dal Consiglio di Stato ha annullato l’esclusione ritenendo che la stessa fosse il risultato di un’illegittima applicazione della normativa concorsuale al caso di specie: a detta dei Giudici, nel rispetto del principio della par condicio competitorum, l’amministrazione avrebbe dovuto adeguare le disposizioni tecniche previste dal bando alle evidenti peculiarità del candidato.
Se hai ottenuto un’esclusione ingiusta puoi contestarla tramite ricorso al Tar e ottenere la riammissione al concorso.
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26/05/2022