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Prova scritta esame d’avvocato: come fare ricorso?

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Appena conclusa la prova scritta dell'esame di Stato per diventare avvocato. La correzione delle prove ha escluso una percentuale enorme di iscritti. Come fare ricorso?

Prova scritta esame avvocato: come fare ricorso? 

Negli scorsi giorni sono stati pubblicati gli esiti della prova scritta d’abilitazione forense, consistita nella stesura di un atto processuale nella materia prescelta dal candidato (tra il diritto civile, penale o amministrativo).

La correzione delle prove ha riservato non poche sorprese agli aspiranti avvocati: è irrisoria la percentuale di chi è stato ammesso!

Il nostro staff, alla luce delle molteplici segnalazioni ricevute, ha deciso di attivare un servizio di consulenza mirata, volto sia a vagliare la correttezza formale dell’elaborato che a individuare possibili vizi dell’azione amministrativa.

La consulenza ha una duplice funzione:

  • Verifica della correttezza sintattica e contenutistica dell’elaborato alla luce dei criteri di valutazione individuati dall’amministrazione;
  • Individuazione di possibili vizi formali dell’operato amministrativo e possibilità di impugnazione dell’esito con ricorso al TAR o al Presidente della Repubblica rispettivamente entro 60 o 120 gg dall’esclusione;
  • Consigli e osservazioni in vista della successiva sessione di esami.

L’attività in questione verrà gestita da chi da anni si occupa di analizzare e contestare l’esame di abilitazione alla professione forense

 

Le illegittimità riscontrate dai Tar

In passato, i Tar di tutta Italia si sono già pronunciati su casi simili, censurando gli esiti negativi della prima prova scritta dell’esame di abilitazione, ad esempio nel caso della sessione 2023-2024.

Le varie Commissioni e Sottocommissioni hanno completato la correzione della prima prova scritta, e hanno inaugurato la sessione della seconda prova orale. Tuttavia, anche quest’anno il cammino di quasi il 50 % degli aspiranti alla professione forense è stato bloccato da un giudizio di insufficienza alla prova scritta.

Ebbene, in passato molti di questi giudizi di inidoneità sono già stati dichiarati illegittimi dai diversi Tar, che accogliendo i ricorsi presentati hanno disposto la ricorrezione della prova scritta del candidato a opera di una diversa commissione.

In passato, molto spesso è stato contestato il difetto di motivazione, poiché le commissioni hanno motivato in modo stereotipato (solo tramite il giudizio numerico) e con giudizi generici le esclusioni. Spesso questo è stato ritenuto di causa di rinnovazione della correzione da parte del Giudice amministrativo, quando non di illegittimità dell’operato della commissione.  Sono stati persino riscontrati vizi nella composizione delle commissioni, e violazione delle norme concorsuali dalle stesse. 

Se anche tu hai vissuto tali giustizie non esitare a contattarci!

Ti ricordiamo che il tuo giudizio di inidoneità alle prove scritte può essere impugnato entro 60 giorni con ricorso ordinario dinanzi al tar o entro 120 giorni con ricorso straordinario da presentare al presidente della repubblica.

Ricorda che se hai bisogno di tutela legale, ci trovi a questo link!



16/04/2025

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