
La retribuzione accessoria è una somma di denaro che si aggiunge alla normale retribuzione, come ad esempio gli straordinari. Con tale termine si intende anche la retribuzione per le ferie non godute e l’indennità di mancato preavviso. Tra le molteplici voci che compongono la retribuzione del militare, idonee ad aumentare il montante contributivo, vi sono infatti proprio le retribuzioni accessorie che contribuiscono a formare l’importo mensile della pensione militare.
La nuova normativa ha reso necessario valorizzare in maniera univoca le retribuzioni accessorie, per cui in casi di periodi di servizio che non coprano l’intero anno solare tali emolumenti dovranno essere ragguagliati a importo annuo (cioè annualizzati). Così come nel caso di ferie non godute, che andranno conteggiate. Al lavoratore spetta infatti un riposo compensativo ovvero, in alternativa, la corresponsione di un’indennità sostitutiva, nella misura prevista dalle vigenti disposizioni, quest’ultima, inevitabile conseguenza dell’altro principio di effettività della prestazione, per il quale la concreta effettuazione di una prestazione lavorativa (anche a prescindere da una espressa disposizione di legge e sempre che non sussista un espresso divieto), coerentemente con la natura sinallagmatica del rapporto, pone l’obbligo della sua (adeguata) remunerazione operandosi, in mancanza di espressa previsione legislativa, applicazione diretta dell’art. 36 Cost.
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22/08/2022