
In tanti stanno per ultimare una parte del proprio percorso di studi, discutendo la tesi a novembre. Chi ha scelto di proseguire con una seconda laurea, triennale o specialistica, e ha superato il test d’accesso, al momento dell’immatricolazione ha avuto dall’ateneo un diniego.
Per le università, infatti, non sarebbe consentita la doppia immatricolazione, presso due atenei o comunque l’iscrizione contemporanea presso due corsi di laurea. Per il nostro staff legale si tratta di un’illegittimità che lede fortemente il diritto allo studio.
Gli atenei dovrebbero di fatto congelare l’immatricolazione al secondo corso di laurea, in attesa che lo studente consegua la laurea, già peraltro calendarizzata per fine anno. Invero, ai sensi dell’articolo 142 del Regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, la frequenza dei corsi previsti dal presente decreto è incompatibile con qualsiasi altro corso che dà diritto all’acquisizione di crediti formativi universitari o accademici, in Italia e all’estero, da qualsiasi ente organizzati.
Questa legge, in quanto obsoleta, va però letta alla luce delle esigenze attuali. Nei fatti, la matricola dei laureandi cesserà di esistere al momento della laurea e non varrà per il nuovo anno accademico. Dunque la risposta dell’ateneo, che impedisce il congelamento del posto ovvero l’immatricolazione dopo il conseguimento del primo titolo di studio, è totalmente illegittima e può essere contestata.
Tutti coloro che si trovano in una situazione simile, ovvero con laurea già prefissata entro fine anno e superamento del test d’accesso per un nuovo corso di studi, possono contestare il diniego all’immatricolazione ottenuto dall’università e chiedere il congelamento del proprio posto, fino al conseguimento della laurea.
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08/10/2021