Pubblicato il nuovo bando di concorso del Ministero della Giustizia per il reclutamento a tempo determinato di 3.946 unità di Addetto all’Ufficio per il processo.
PROCEDURA CONCORSUALE
La procedura concorsuale sarà composta da:
-valutazione dei titoli (distinta per codici di concorso);
-prova scritta (unica per tutti i codici di concorso).
Il punteggio finale, ai fini della formazione della graduatoria, sarà dato dal punteggio complessivo conseguito nella valutazione dei titoli e riportato nella prova scritta.
REQUISITI DI AMMISSIONE
Per la partecipazione alla procedura, è richiesto il possesso di uno dei seguenti titoli di studio:
– L-14 Scienze dei servizi giuridici;
– Diploma di Laurea (DL) in Giurisprudenza;
– LS-22/S Giurisprudenza; LS-102/S Teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica;
– LMG/01 Giurisprudenza.
Nei limiti d’applicazione della riserva dei posti:
– L-18 Scienze dell’economia e della gestione aziendale; L-33 Scienze economiche; L-36 Scienze politiche e delle relazioni internazionali;
– Diploma di Laurea (DL) in: Economia e commercio; Scienze politiche;
– Laurea Specialistica (LS) in: 57/S Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali; 60/S Relazioni internazionali; 64/S Scienze dell’economia; 70/S Scienze della politica; 71/S Scienze delle pubbliche amministrazioni; 84/S Scienze economico-aziendali; 88/S Scienze per la cooperazione allo sviluppo; 89/S Sociologia; 99/S Studi europei;
– Laurea Magistrale (LM) in: LM-52 Relazioni internazionali; LM-56 Scienze dell’economia; LM-62 Scienze della politica; LM-63 Scienze delle pubbliche amministrazioni; LM-77 Scienze economico-aziendali; LM-81 Scienze per la cooperazione allo sviluppo; LM-87 Servizio sociale e politiche sociali; LM-88 Sociologia e ricerca sociale; LM-90 Studi europei;
Possono, altresì, partecipare anche chi conseguirà la laurea entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del bando (sempreché alla suddetta data abbiano superato l’ultimo esame previsto dal corso di laurea).
RISERVA DI POSTI
Il bando prevede che, a favore degli operatori volontari che hanno concluso il servizio civile universale senza demerito, sia riservata una quota pari al 15% dei posti.
Ai candidati in possesso della laurea in economia e commercio o in scienze politiche (o titoli equipollenti) è inoltre riservata una specifica quota di posti.
Il nostro studio, però, ha già individuato una possibile illegittimità del bando.
Per quanto riguarda la valutazione dei titoli, infatti, il bando compie una illegittima distinzione, ai fini dell’attribuzione del punteggio, tra Master di II livello (0,75 punti); Diplomi di specializzazione (1,50 punti); Dottorato di Ricerca (3 punti): in realtà, però, tutti i titoli sono equivalenti, anche secondo la normativa europea.
Tale illegittimità potrà essere fatta valere tramite la proposizione di un ricorso al TAR, per ottenere il punteggio aggiuntivo.
Se sei in possesso dei requisiti previsti dal bando, iscriviti al concorso e inizia a studiare per le prove. Se invece ritieni che il tuo titolo di studio sia stato illegittimamente escluso dai requisiti d’ammissione, contattaci subito per sottoporre il tuo caso al nostro team di esperti legali: se vi sono i presupposti, infatti, sarà possibile proporre ricorso al Tar, chiedendo la tua ammissione al concorso!
Siamo sempre pronti a tutelare i tuoi diritti!
03/05/2024
