
Domande errate, fuorvianti e altre irregolarità: ci avete segnalato di tutto sul Concorso per 222 posti del Comune di Napoli! Scopri come migliorare il tuo posto in graduatoria!
Comune di Napoli: concorso per 222 posti
Nella scorsa settimana si è già tenuto un incontro online collettivo con il nostro Studio, nel quale è stato possibile rappresentare i diversi profili di contestazione della procedura e rispondere alle vostre domande e curiosità.
In particolare, si è parlato delle varie domande ambigue/errate presenti nei questionari: i nostri esperti stanno analizzando, in particolare, i seguenti tre quesiti:
1 – In base al GDPR, per il settore pubblico il titolare del trattamento designa il responsabile della protezione dei dati: -0,25/0,75
- a) In via facoltativa.
- b) In via obbligatoria.
- c) Solo su autorizzazione del Garante dei dati personali.
2 – Women are expected to wear ____ in our office:
1: a tuxedo
2: shirts
3: blouses
3 – Quando pensi sia opportuno favorire un confronto, anche acceso, nel gruppo che gestisci?
- ✅ Quando i “non detto” interferiscono sulla performance del gruppo
- ✅ Solo quando ho necessità di far uscire allo scoperto le persone che si lamentano sempre
- ❌ Non ritengo sia mai utile alimentare un confronto diretto e dai toni accesi.
Contestando tali quesiti potrai rientrare tra gli idonei o ottenere un miglior posizionamento in graduatoria.
Le prove si sono svolte nel mese di settembre e già da qualche giorno sono stati pubblicati, nella propria area riservata, dedicata alle procedure concorsuali in questione, i relativi esiti prova.
Nel rendere note le graduatorie dei diversi profili, poi, il Comune di Napoli ha di fatto applicato la c.d. norma “taglia idonei”: in sostanza, i candidati che hanno sostenuto le prove e hanno superato la soglia minima di idoneità, rischiano di non essere inclusi in graduatoria e, anzi, di essere completamente esclusi dalla procedura in applicazione della norma taglia idonei.
La norma, infatti, prevede che sono considerati idonei i candidati collocati nella graduatoria finale dopo l’ultimo candidato vincitore, in numero non superiore al 20% dei posti messi a concorso.
La normativa, secondo gli esperti del nostro studio legale, è illegittima e discriminatoria: dunque, è possibile avanzare una prima diffida al Comune, per chiedere di non applicare la novella legislativa, ancora prima di formulare la graduatoria.
Successivamente, sarà possibile presentare un ricorso al TAR per contestarne l’effettiva applicazione.
Se anche tu, quindi, hai superato le prove del concorso, ma non risulti collocato in graduatoria, contatta immediatamente il nostro studio: se vi sono i presupposti, sarà possibile promuovere un ricorso per ottenere la collocazione in graduatoria al fine di un possibile scorrimento.
21/10/2024